cabergolina

cabergolina

Queste alterazioni erano in generale reversibili mediante https://blackmambarace.es/anastrozolo-un-inibitore-dell-aromatasi-nel/ riduzione della dose o interruzione del trattamento. La cabergolina è impiegata per trattare i disturbi da iperprolattinemia, come iperprolattinemia idiopatica o iperprolattinemia da adenoma ipofisario. Questa sostanza è somministrata per via orale (compressa) al dosaggio di 0,5 mg la settimana in una sola assunzione nella prima settimana.

Confezioni e formulazioni di Cabergolina ratiopharm disponibili in commercio:

Come per altri alcaloidi dell’ergot, cabergolina deve essere somministrata con cautela in soggetti affetti da gravi malattie cardiovascolari, ipotensione, sindrome di Raynaud, ulcera peptica o emorragia gastrointestinale. Cabergolina è un alcaloide dell’ergot sintetico e un derivato dell’ergolina con le proprietà di un agonista della dopamina ad azione prolungata e di un inibitore della prolattina. È necessario adottare misure di supporto per rimuovere il farmaco non assorbito e mantenere la pressione sanguigna, se necessario. Cabergolina Teva riduce la pressione sanguigna, e ciò può alterare la capacità di reazione di alcuni pazienti. È necessario tenere in considerazione questa eventualità in situazioni che richiedono un particolare stato di vigilanza, come ad esempio la guida di un’auto o l’uso di macchinari.

Si consiglia quindi di iniziare il trattamento con una dose giornaliera compresa tra 0.5 mg (pazienti di nuova diagnosi) e 1 mg (pazienti già in trattamento con altri dopaminoagonisti). Gli effetti positivi includono livelli ridotti di prolattina, attenuazione dei sintomi legati ai prolattinomi, miglioramento regolarità mestrualee in alcuni casi una maggiore fertilità. Sì, la cabergolina può essere utilizzata per trattare l’iperprolattinemia, che può migliorare la fertilità nelle donne con livelli elevati di prolattina. Inoltre, l’azione prolungata della cabergolina garantisce un controllo più stabile dei livelli di prolattina o la stimolazione della dopamina, a seconda della condizione da trattare. Inoltre, la lunga emivita della cabergolina consente un dosaggio meno frequente, che può migliorare la compliance del paziente e la qualità generale della vita. Sebbene non sia una cura per il Parkinson, contribuisce in modo significativo alla gestione dei sintomi, consentendo ai pazienti di mantenere uno stile di vita più attivo e indipendente.

  • A causa dell’esperienza limitata relativa all’uso di cabergolina in gravidanza, il trattamento con cabergolina deve essere interrotto prima di una gravidanza programmata.
  • L’insufficienza renale sembra non modificare la cinetica della cabergolina, mentre una grave insufficienza epatica (punteggio Child-Pugh maggiore di 10, punteggio massimo 12) sembra essere collegata ad un aumento della AUC.
  • I pazienti dovrebbero essere tenuti sotto controllo durante la fase di aggiustamento della posologia, per determinare il dosaggio più basso che produce la risposta terapeutica.
  • Per i pazienti che presentano grave disfunzione epatica o insufficienza renale allo stadio terminale vedere il paragrafo 4.4.
  • Si consiglia di valutare un’eventuale riduzione della dose o l’interruzione della terapia (vedere paragrafo 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari).

Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché contiene importanti informazioni per lei.

Se il concepimento avviene durante la terapia, si deve interrompere il trattamento non appena viene confermata la gravidanza per limitare l’esposizione del feto al farmaco. Gli effetti collaterali possono variare ma in genere si risolvono entro pochi giorni o settimane dopo l’interruzione del farmaco. La cabergolina ha un’emivita relativamente lunga, il che consente di somministrare il farmaco con una frequenza inferiore rispetto ad altri trattamenti per l’iperprolattinemia. Questo aspetto migliora la compliance del paziente e riduce la possibilità di effetti collaterali dovuti a fluttuazioni dei livelli ormonali.

Poiché la cabergolina può causare attacchi di sonno improvviso, è vivamente sconsigliata la guida di veicoli o l’uso di macchinari da parte di pazienti in terapia con il farmaco. DOSTINEX non deve essere somministrato in dosi singole superiori a 0,25 mg a donne che allattano in trattamento per la soppressione della lattazione per evitare il rischio di ipotensione posturale. (vedere paragrafo 4.2 – Inibizione/soppressione della lattazione fisiologica e la sezione sopra riportata – Ipotensione posturale). Se viene diagnosticata una fibrosi valvolare, il paziente non deve essere trattato con cabergolina (vedere paragrafo 4.3 – Controindicazioni). Se viene diagnosticata una fibrosi valvolare, la paziente non deve essere trattata con cabergolina (vedere paragrafo 4.3 – Controindicazioni).

Poiché l’iperprolattinemia con amenorrea/galattorrea e infertilità può essere associata a tumori ipofisari, è opportuno prevedere un controllo completo della funzionalità della ghiandola ipofisaria prima di iniziare il trattamento con cabergolina. DOSTINEX impedisce la lattazione fisiologica attraverso l’inibizione della secrezione di prolattina. Nel topo trattato con cabergolina a dosi fino a 8 mg/kg/die (circa 55 volte la dose massima raccomandata nell’uomo) durante il periodo dell’organogenesi, sono stati osservati effetti tossici per la madre ma non effetti teratogeni. Dopo dose singola (37 ± 8 pg/ml) e dopo 4 settimane di somministrazioni ripetute (101 ± 43 pg/ml) con una dose di cabergolina da 0,5 mg.

Leave a reply